Parquet per esterni

parquet per esterni

Parquet da esterni: le essenze legnose, la messa in posa e la manutenzione

Rispetto a quanto succedeva in passato, oggi è possibile utilizzare il parquet anche per ambienti esterni. Infatti, questa tipologia di pavimentazione è diventata molto più resistente all’usura e agli agenti atmosferici: questo ci permette di utilizzare il parquet per rendere accoglienti le zone esterne, come il bordo piscina, un vialetto pedonale oppure l’area tra il prato ed il soggiorno a piano terra.

Gli utilizzi della pavimentazione in parquet insomma sono molteplici, grazie al fatto che il parquet si dimostra capace di vincere non solo l’umidità, sua storica nemica, ma anche di resistere opportunamente a tutti gli altri agenti climatici. Tutto questo è reso possibile dagli specifici trattamenti, che conferiscono alla pavimentazione in parquet quelle caratteristiche necessarie per resistere e al tempo stesso preservare a lungo la sua bellezza. Scopriamo, dunque, quali sono le principali caratteristiche parquet esterni, come deve essere effettuata la posa in opera e soprattutto quali sono gli interventi di manutenzione necessari per curarli in modo opportuno.

Indice:

 

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Quali sono le caratteristiche deve possedere un parquet per esterni

 

Il parquet per esterni deve resistere all’umidità e alle intemperie. Per questo è fondamentale prima di tutto scegliere il legno giusto; un esempio sono il Teak e all’Ipè Lapacho caratterizzati da una ottima impermeabilità naturale; nella scelta entrano in gioco anche le dimensioni, la struttura del reticolo di posa e molto altro. In particolare i listoni realizzati in legno massiccio devono avere uno spessore quantomeno pari ai 20 mm, una larghezza minima di 90 mm ed una lunghezza almeno pari a 500 mm. Inoltre tutti i bordi devono essere arrotondati con tanto di superficie bisellata in maniera tale da assicurare una maggiore aderenza per le suole delle scarpe in condizioni di bagnato che, a differenza dell’interno, possono proporsi con una certa frequenza.

Questo è un aspetto importante per prevenire possibili incidenti e cadute rovinose. Ovviamente il parquet deve essere caratterizzato da una robustezza elevata e capacità di resistere non solo al calpestio ma anche agli attacchi degli agenti atmosferici a tantissime altre problematiche che evidentemente nelle zone interne non ci sono. Come detto in precedenza, tutto questo viene assicurato non solo scegliendo apposite essenze di legno come il Teak e l’Ipè Lapacho – caratterizzate da elevata robustezza e resistenza – ma anche provvedendo ad effettuare degli appositi trattamenti che peraltro consentono al colore e alla tonalità di non subire modifiche nel corso degli anni. Questi trattamenti, inoltre, permetteranno di rendere più agevole l’intervento di manutenzione parquet esterni.

 

Quali sono i formati del parquet per esterni

 

In commercio sono presenti diverse tipologie di formati di parquet per esterni ma sono essenzialmente due quelli più utilizzati, per ragioni legate alla resistenza ma anche all’aspetto estetico. La prima soluzione è rappresentata dai classici listoni, conosciuti in gergo tecnico anche con il termine Decking. Si dimostrano molto adatti soprattutto per superfici irregolari per cui vengono utilizzati, ad esempio, per realizzare pavimentazioni per ambienti molto grandi come bordi piscina, giardini e tanto altro. Presentano bordi arrotondati e uno spessore di 20 mm per una larghezza di 90/120/140 mm ed una lunghezza che può essere variabile a partire da 1000 fino a 1800 mm. Una seconda opzione di formato di parquet per esterni sono le cosiddette mattonelle o quadrotte. Sono utilizzate soprattutto per superfici regolari per cui vengono prese in considerazione ad esempio per un terrazzo, un pergolato, un gazebo oppure un patio. Si possono trovare in commercio con uno spessore di 40 mm e dimensioni 600 X 600 mm. Contattaci per scegliere il formato di parquet migliore per le tue esigenze.


La messa in posa del parquet per esterni

 

La posa parquet esterni è essenziale per ottenere una soluzione che possa resistere nel tempo e assicurare una certa stabilità durante il calpestio. Tuttavia prima di procedere con la posa in opera vera e propria è necessario preparare opportunamente il piano in maniera tale da eliminare qualsiasi tipologia di difetto oppure di imperfezione. Il consiglio è quello di ricreare una sottostruttura di profilato di alluminio per ottenere il massimo riscontro per quanto riguarda la posa del parquet. A questo punto si deve cercare di differenziare la realizzazione della struttura di supporto rispetto alle caratteristiche della superficie. Nel caso in cui la superficie da ricoprire sia morbida allora è necessario ricreare uno strato a circa 10 cm di profondità dove sistemare la struttura. In questa fase è opportuno anche ricordare che bisogna ottenere una certa pendenza per lo scolo delle acque ed in particolar modo pari a circa un centimetro per ogni metro. Se invece andiamo a che fare con una superficie solida allora bisognerà creare un telaio in legno oppure in cemento armato che permetta di inserire le mattonelle oppure i listoni al proprio interno affinché non possano muoversi. Se viene realizzato un piano ottimale chiaramente ci saranno benefici indubbi in termini di stabilità e bellezza per la pavimentazione.

Eventuali errori invece comporteranno inestetismi e problematiche di vario genere. Le tecniche di messa in posa del parquet si differenziano rispetto alle tipologie di formato scelto. Nel caso delle quadrotte la posa in opera è piuttosto semplice: si devono esclusivamente appoggiare al suolo cercando di posizionarle al meglio sul terreno. Non si dovrà effettuare qualsiasi genere di fissaggio perché le quadrotte sono composte da una serie di listelli in materiale idrorepellente fissati sulla struttura orizzontale inferiore. Questo permette di posare con una tecnica di incastro anche perché le profilature laterali sono di tipo femmina. Con questo genere di tecnica è anche molto semplice effettuare un possibile intervento per sostituire una quadrotta difettosa oppure deteriorata per via del trascorrere del tempo.

Invece nel caso si utilizzino i listoni sono possibili due tecniche. La prima tecnica di posa in opera prevede il montaggio con viti a vista. Questa approccio permette di ottenere di riscontri importanti in termini di sicurezza e di stabilità ma allo stesso tempo presenta un deficit in quanto ad estetica perché le viti sono visibili. Con questa tecnica sarà necessario effettuare un preforo e svasare la parte relativa all’installazione delle viti. Si dovrà quindi procedere con l’installazione delle viti che dovranno essere inserite a circa 2 cm dall’estremità dei listoni partendo dalla prima fila e procedendo di conseguenza. La seconda tecnica è quella con clip che a differenza della precedente non permette di fissare le doghe direttamente ai magatelli. Questo rischia di essere un problema in termini di stabilità. Da sottolineare che con l’utilizzo di decking ci sono conseguentemente maggiore difficoltà nel caso di interventi di sostituzione di un elemento danneggiato. Scopri adesso i nostri sistemi di posa.

 

La manutenzione del parquet per esterni

 

La manutenzione parquet esterni è molto importante per preservarne nel tempo la bellezza e l’integrità strutturale. Nonostante i listoni e le quadrotte vengono pretrattate donando uno strato esterno poroso, gli agenti climatici con il trascorrere del tempo comportano un certo deterioramento. Tutto questo però può essere evitato grazie ad un funzionale intervento di manutenzione che deve essere eseguito almeno una volta l’anno. Si tratta di prodotti capaci di valorizzare la bellezza del pavimento e al tempo stesso di donare massima protezione rispetto all’azione nefasta di agenti climatici quali l’umidità, i raggi solari ed altro. Infine, garantisce una straordinaria proprietà antimacchia favorendo e semplificando l’operazione di manutenzione.

 

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